Spettacoli


presentano

GIULIANA DE SIO ALESSANDRO HABER
in
LA SIGNORA DEL MARTEDÌ
di MASSIMO CARLOTTO
e con
PAOLO SASSANELLI RICCARDO FESTA
e
PAOLO PERSI

scena
FRANCESCO GHISU KATARINA VUKCEVIC
costumi

regia
PIERPAOLO SEPE



Personaggi interpreti
Alfonsina Malacrida (detta Nanà) Giuliana De Sio
Pietro Maria Belli Alessandro Haber
Alfredo Guastini Paolo Sassanelli
Bonamente Fanzago Riccardo Festa



Da mercoledì 29 marzo Giuliana de Sio porterà in scena “LA SIGNORA DEL MARTEDI’ tratto dall’omonimo romanzo di Massimo Carlotto. In una piccola pensione, troviamo tre personaggi: il titolare, un attore porno sul viale del tramonto e la sua signora del martedì. I tre personaggi, come spesso accade nelle storie di Carlotto, hanno qualcosa da nascondere. Un testo intriso di torbida sensualità. ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso. La regia è curata regia di Pierpaolo Sepe.


NOTE
Una donna, Alfonsina Malacrida, detta Nanà, da nove anni, ogni martedì, tra le quindici e le sedici, va a comprarsi un’ora d’amore. Nove anni fatti di un martedì dietro l’altro: la signora arriva, saluta, mette il denaro sul comodino, si spoglia, piega ordinatamente i vestiti e s’infila a letto dopo aver verificato la pulizia delle lenzuola.
Lui, Bonamente Fanzago, attore porno al tramonto, che nei periodi di magra aveva fatto anche il gigolò è rimasto con quest’unica cliente: la signora del martedì. Solo che verso il quarto anno di incontri, l’attore si era innamorato della donna mentre all’inizio del settimo era così travolto dai sentimenti che aveva commesso l’errore di dichiararsi. Ma Nanà, forse sorridendo dentro di sé, aveva risposto con decisa fermezza: “Io non potrò mai essere tua. Sono solo un’affezionata cliente che ti paga per fare sesso”.
Gli incontri avvengono presso una pensione dove Bonamente alloggia da quindici anni; la prima volta che l’attore ha bussato alla porta è stato accolto dal gestore - il signor Alfredo - con queste parole “Tutti qui mi chiamano signor Alfredo, ma come vedi sono inequivocabilmente una bella donna e come tale voglio essere trattata”.
L’attore era certo che la pensione avesse perso tutti i suoi clienti proprio a causa di quegli abiti femminili; un tempo, quando il signor Alfredo era bella, le camere erano sempre occupate. Lei si era dedicata con passione ai suoi ospiti e poteva capitare che trascorresse parte della notte con uno di loro. Non per denaro ma, appunto, per passione.
Ora Nanà e Bonamente sono in camera, hanno appena fatto sesso. Bussano alla porta. Il signor Alfredo dice che c’è un giornalista che vuole vederla. Nessuno dovrebbe sapere che lei si trova lì. Nanà si riveste e va in salotto ad incontrarlo. Dalle parole di Pietro Maria Belli, giornalista di cronaca senza scrupoli, emerge il passato oscuro della donna. Nanà è disperata, si difende male, come tutti gli innocenti, nella consapevolezza che l’articolo potrebbe distruggerla. Bisogna agire in fretta …..
Un testo intriso di torbida sensualità ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso. Uno stato di tensione attraversa tutto lo spettacolo e ci accompagna fino all’imprevedibile conclusione, lasciandoci senza fiato, legati per sempre a questi meravigliosi personaggi nati dall’immaginazione di Massimo Carlotto, una delle penne più efficaci e profonde del nostro tempo, ma resi veri da un cast d’eccezione e dalla preziosa regia di Pierpaolo Sepe.

LA SIGNORA DEL MARTEDI’
GIORNO ORA TURNO
mercoledì 29 marzo 21.00 A
giovedì 30 marzo 21.00 GS1
venerdì 31 marzo 21.00 V1
sabato 1 aprile 17.30/21.00 C1/S1
domenica 2 aprile 18.00 D1
martedì 4 aprile 21.00 M
mercoledì 5 aprile 17.45 POM
giovedì 6 aprile 21.00 GS2
venerdì 7 aprile 21.00 V2
sabato 8 aprile 17.30/21.00 C2/S2
domenica 9 aprile
18.00
D2


INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI 0815567527
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DA GIOVEDI’ 30 MARZO ORE 21.00

NANCY BRILLI CHIARA NOSCHESE in
Manola
di
Margaret Mazzantini

regia
Leo Muscato

Scene Federica Parolini
Costumi Lisa Rufini
Disegno luci Alessandro Verazzi
Assistente alla regia Alessandra De Angelis
Assistente scene e costumi Eleonora De Leo


Da giovedì 30 marzo a domenica 2 aprile saremo in compagnia . al Teatro Acacia; di una coppia tutta al femminile, Nancy Brili e Chiara Noschese in “MANOLA” testo di Margaret Mazzantini per la regia di Leo Muscato .
Due sorelle gemelle in contrasto tra loro, come due pianeti opposti nello stesso emisfero emotivo. Anemone, sensuale e irriverente, che aderisce ad ogni dettaglio della vita con vigoroso entusiasmo, e il suo opposto Ortensia, uccello notturno, irsuta e rabbiosa creatura in cerca di una perenne rivincita. Le due per un gioco scenico si rivolgono alla stessa terapeuta dell’occulto e svuotano il serbatoio di un amore solido come l’odio. Ed è come carburante che si incendia provocando fiamme teatrali ustionanti, sotto una grandinata di risate. In realtà la Manola del titolo, perennemente invocata dalle due sorelle, interlocutore mitico e invisibile, non è altro che la quarta parete teatrale sfondata dal fiume di parole che Anemone e Ortensia rivolgono alla loro squinternata coscienza attraverso un girotondo di specchi, evocazioni, malintesi, rivalse canzonatorie. Una maratona impudica e commovente, che svela l’intimità femminile in tutte le sue scaglie. Come serpenti storditi le due finiranno per fare la muta e infilarsi nella pelle dell’altra, sbagliando per l’ennesima volta tutto. Perché un equivoco perenne le insegue nell’inadeguatezza dei loro ruoli esistenziali. Un testo sfrenato che prevede due interpreti formidabili per una prova circense senza rete. Ma che invoca l’umano in ogni sua singola cellula teatrale.
MARGARET MAZZANTINI


Appunti per una messa in scena di Leo Muscato


Manola è un testo pirotecnico, un flusso di parole e di pensieri che catapultano lo spettatore da una parte all’altra della propria immaginazione; è un blob di discorsi a metà strada tra la follia tragicomica di Beckett e l’ironia sferzante dei fratelli Marx. Protagoniste sono Anemone e Ortensia, due gemelle alquanto anomale. Per una manciata di secondi sono nate in due giorni diversi, una giovedì 16, l’altra venerdì 17. Forse è anche per questo che le loro personalità, i loro caratteri hanno assunto dimensioni opposte. Una è libera, aperta, positiva e propositiva; l’altra è oppressa, chiusa, negativa e insicura; una ignorante, l’altra coltissima; una piuttosto superficiale, l’altra eccessivamente ideologizzata; una veste sempre di rosso, l’altra solo di nero; una punta tutto sulla sua bellezza, l’altra si sente sempre e solo un “ciofegone”.

Si detestano con tutte le forze, ma non riescono a fare a meno l’una dell’altra. Non si scambiano una parola; entrambe si rivolgono a una certa Manola, forse una maga, un’analista, una divinità ultraterrena, un’amica immaginaria, o soltanto la loro coscienza.
Attraverso monologhi incrociati assurdi ed esilaranti prendono forma i loro tragicomici pensieri, paure, ricordi, invenzioni, che sembrano prefigurare un futuro con le stesse dinamiche relazionali del loro passato. Ma a un certo punto nella loro vita compare un uomo multiforme, che arriva a stravolgere le loro esistenze, sovvertendo tutte le loro piccole grandi certezze.

Da alcune cose che dicono si evince che le due vivano nel vecchio albergo ormai in disuso ereditato dai loro genitori. Dormono sempre nella stessa camera e nello stesso letto, come quando erano bambine. Ma adesso questa stanza è invasa da una massa informe, molliccia e schifosa, una melma che lentamente si sta mangiando tutta la stanza. Ma Anemone e Ortensia sono due fiori che sanno resistere alle brutture del mondo che le circonda, e sanno renderlo più bello.


Calendario spettacoli
Giovedì 30 marzo ore 21.00
Venerdì 31 marzo ore 21.00
Sabato 1 aprile ore 21.00
Domenica 2 aprile ore 18.00


Informazioni e vendita su www.cineteatroacacia.it; www.teatrodiana.it