Campi Flegrei, Musumeci: “Mai detto che cittadini debbano lasciare l’area”
01 luglio 2025 - ore 17,00

Dopo l’ennesima scossa che ha fatto tremare i Campi Flegrei – la quarta sopra magnitudo 4 nell’arco di un anno – il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci interviene per chiarire la posizione del governo sulla gestione del rischio. Nessun piano di evacuazione di massa, nessuna fuga per mezzo milione di persone. Ma non per questo la situazione può essere sottovalutata.
«Non ho mai detto che i cittadini debbano lasciare l’area», ha puntualizzato il ministro. «Pensare di spostare 500 mila persone dalla Campania o dal Paese sarebbe una misura estrema e, al momento, del tutto ingiustificata». Tuttavia, Musumeci ha ammesso che «alcune porzioni del territorio della caldera sono effettivamente vulnerabili» e, proprio per questo, potrebbe essere «utile suggerire di liberare quelle zone».
Il riferimento è anche ad alcune aree densamente urbanizzate, comprese quelle che ospitano insediamenti di edilizia popolare. «Anche lo Stato – ha detto Musumeci – ha sbagliato, costruendo infrastrutture pubbliche 70-80 anni fa in zone ad alto rischio». Ora si tratta di imparare a convivere con il bradisismo, ha spiegato il ministro, e decidere il da farsi insieme alle amministrazioni locali: «I sindaci parlano di convivenza, e noi rispettiamo le loro indicazioni».
Il piano del governo punta a mitigare i rischi attraverso l’adeguamento sismico degli edifici, sia pubblici che privati. «Non esiste un territorio sicuro al cento per cento – ha precisato Musumeci – ma possiamo ridurre l’esposizione al rischio. Con oltre mezzo miliardo di euro stanziato in due o più programmi, chiunque voglia mettere in sicurezza la propria casa potrà accedere a un finanziamento al 50%, già previsto dal governo Meloni».
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