Napoli - Vomero: basta a ’tavolino selvaggio’. S’inasprisce la battaglia di civiltà dei residenti. Isole pedonali e marciapiedi invasi dalle occupazioni di suolo pubblico.
20 giugno 2025 - ore 20,02
Gennaro Capodanno, presidente del comitato valori collinari, già presidente della circoscrizione Vomero, rilancia la petizione online dal titolo: "Napoli: basta con “tavolino selvaggio”! Rivogliamo i nostri marciapiedi!"
E' indirizzata al prefetto, al questore e al sindaco di Napoli con la richiesta d’interventi immediati e non più dilazionabili per debellare un fenomeno che in città e, in particolare, al Vomero ha raggiunto livelli inaccettabili, peraltro in aperto contrasto con le normative al riguardo vigenti, petizione che ha già superato le 2.100 sottoscrizioni.
Con l’occasione lo stesso Capodanno chiede anche che vengano avviate dalla Magistratura inquirente le indagini ritenute opportune e necessarie per appurare eventuali responsabilità nei ritardi sin qui accumulati, a ragione dei mancati interventi finalizzati a controllare un fenomeno che, amplificatosi a dismisura nel tempo, ha generato tantissime proteste.
" Fenomeno - puntualizza Capodanno - che si manifesta da tempo anche nel quartiere collinare del Vomero - puntualizza Capodanno - dove, oltre ai marciapiedi, le occupazioni di suolo, peraltro senza un progetto organico, più volte annunciato ma mai attuato, hanno riguardato segnatamente i tratti pedonalizzati di via Scarlatti e di via Luca Giordano. Una situazione che non solo crea problemi ai pedoni e ai diversamente abili, costretti a far lo slalom tra gazebo tavolini e sedie, ma riguarda anche i mezzi d'emergenza e di soccorso.
Diciamo basta a “tavolino selvaggio” - sottolinea Capodanno -. Oramai nel capoluogo partenopeo i marciapiedi hanno in gran parte perso la funzione per la quale furono realizzati, come ricorda anche la loro etimologia.
Tra dehors, gazebo, ombrelloni, tavolini, sedie e orpelli vari, che si vanno ad aggiungere a buche, bidoncini carrellati con cumuli d’immondizia e motocicli in sosta, per i pedoni e segnatamente per le persone diversamente abili, con problemi di deambulazione, transitare sui marciapiedi o nelle isole pedonali si è trasformata in un’impresa titanica, a volte addirittura impossibile. Non se ne può più!
Per queste ragioni chiediamo alle autorità preposte di mettere in campo, in tempi rapidi, tutti i provvedimenti necessari, attivando le azioni consequenziali per liberare marciapiedi e carreggiate, con l’eliminazione, in particolare, di tutte quelle strutture che impediscono il normale transito sia dei mezzi di pronto intervento che dei pedoni, segnatamente delle persone diversamente abili, peraltro sovente in aperto contrasto con le normative al riguardo vigenti e, in qualche caso, anche prive delle necessarie autorizzazioni “.