Napoli piazza Fuga funicolare Centrale " Dopo i sei giorni di fermo per cambiare ancora una volta il cavo trainante, peraltro nel corso del ponte per la festa della liberazione, con tanti turisti in Città, la funicolare Centrale il 30 aprile scorso, aveva ripreso le corse alle 7 in punto. Ma non fece in tempo a ripartire che, dopo poche ore, per l'esattezza alle 11.20, il servizio fu di nuovo sospeso. Secondo quanto raccontarono le cronache i viaggiatori avevano già timbrato il ticket e si trovavano all'interno dei vagoni ma, a corsa iniziata, i treni furono riportati alla posizione di partenza mentre i viaggiatori furono invitati a scendere. Il tutto tra la rabbia e le imprecazioni di quanti, dopo aver pagato anche il biglietto senza neppure essere stati rimborsati, furono costretti a trovare un mezzo di trasporto alternativo per poter raggiungere le proprie abitazioni o i luoghi di destinazione. Poi il servizio fu riattivato circa un'ora dopo, alle 12:10. Ma non è finita qui, in quanto l'impianto di piazza Fuga successivamente, nel mese corrente e fino a stamattina si è fermato all'improvviso, per altre tre volte, per l’esattezza il 6 maggio, dalle 9:20 alle 10:00, il 7 maggio, dalle 9:40 alle 13:30, e il 23 maggio, quando l'impianto ha subito un nuovo stop dalle 9:00 e fino alle 10:20, quindi per quasi un ora e mezza, sempre in orario di punta, per un non meglio precisato "guasto tecnico". Dopo ci sono stati i due giorni di stop totale, il 27 e 28 maggio scorsi, “per l'attuazione dei programmi di monitoraggio degli impianti a fune da parte di Ansfisa". Oggi infine l’ennesimo improvviso fermo a partire dalle 15:10 e fino alle 16:00, per circa un'ora dunque, stabilendo un nuovo primato negativo, nell'ambito del trasporto pubblico su fune, di ben cinque sospensioni improvvise del servizio un mese oltre ai due stop della durata rispettivamente di sei e due giorni per lavori e verifiche ". A denunciare i tanti malfunzionamenti e disservizi delle funicolari cittadine - con particolare riguardo all’impianto di piazza Fuga -, che si susseguono oramai con cadenza sempre più ravvicinata, e rispetto ai quali l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Manfredi, a partire dall'assessore ai trasporti, Edoardo Cosenza, del quale da più parti si chiedono le dimissioni, si sta dimostrando del tutto incapace a porre un argine, al fine di garantire un servizio efficiente, costante e principalmente sicuro, è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, fondatore sul social network Facebook di un apposito gruppo, che conta oltre 1.600 iscritti, il quale da tempo sulle precarie quanto incerte condizioni di funzionamento del trasporto pubblico su ferro a Napoli richiama l'attenzione non solo degli uffici comunali preposti ma anche del prefetto di Napoli, Michele di Bari e del procuratore capo della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, perché vengano aperte indagini tese a garantire innanzitutto la sicurezza dei viaggiatori, peraltro spaventati, oltre che arrabbiati, da questi continui quanto improvvisi stop, portati a conoscenza dei circa 60mila utenti, che utilizzano quotidianamente gli impianti a fune cittadini, con modalità quantomeno farraginose e frammentarie.
" Eppure - ricorda Capodanno -, dall'inaugurazione, avvenuta il 28 ottobre 1928 fino al 1978, quando avvenne il passaggio di consegne tra la società SAFUCE e l'allora ATAN, quindi nei 60 anni di gestione privata, non si erano mai verificate sospensioni del servizio in un numero così elevato e con tale frequenza, generati da fermi improvvisi, peraltro a distanza di poco tempo dai lavori di ammodernamento o di revisione realizzati nel rispetto delle norme al riguardo vigenti. Va infatti ricordato che l'ultima revisione ventennale della funicolare Centrale è avvenuta nel 2016, meno di dieci anni fa. All'epoca la funicolare Centrale rimase ferma dal 1° agosto 2016, riaprendo solo dopo 355 giorni di chiusura, poco meno di un anno, con un ritardo di quasi il 20% sui tempi originariamente fissati per i lavori di revisione ventennale, indicati originariamente in 300 giorni e con una spesa di oltre 7 milioni di euro. Dal 2016 a oggi l'impianto ha subito diversi improvvisi stop, due dei quali, quello del settembre del 2022 e quello del mese scorso, per la sostituzione del cavo traente. Guasti e sostituzioni troppo frequenti che lasciano perplessi e sollevano dubbi sull'esecuzione dei suddetti lavori e sulle conseguenti verifiche e collaudi effettuati ".
" A questo punto, anche alla luce delle vicende pregresse - puntualizza Capodanno -, credo che le giuste preoccupazioni e perplessità, espresse da più parti e in diverse occasioni, anche per quando riguarda le modalità esecutive dei lavori e quelle dei successivi collaudi, dovrebbero ricevere una risposta dagli organi competenti, attraverso le necessarie verifiche e le opportune indagini, promosse dagli uffici a tanto deputati, magistratura compresa, tese a fare chiarezza ma, soprattutto, a garantire che l'importante impianto a fune di piazza Fuga, che trasporta, nei giorni feriali, mediamente circa ventottomila persone, dunque fondamentale collegamento tra il Vomero e il centro cittadino, possa funzionare con la necessaria continuità, affidabilità e sicurezza, senza essere al centro di guasti frequenti quanto improvvisi e di conseguenti fermi, anche di notevole durata temporale. Guasti e fermi che fanno montare la giusta rabbia e la palese indignazione, a ragione dei tanti disagi patiti dai viaggiatori in queste troppo frequenti circostanze, ma anche timori e paure nell'utilizzo dell'impianto ".