Coscienza Comune per combattere la violenza di genere, 800 studentesse e studenti coinvolti

19 maggio 2025 - ore 16,07
aa71ed0099370e32a75352bc3838d555.jpgOltre ottocento studentesse e studenti coinvolti nella seconda edizione di “Coscienza Comune”, il progetto che sostiene i percorsi educativi delle scuole di ogni ordine e grado della città di Napoli, finalizzati a sensibilizzare i giovani rispetto al fenomeno della violenza fisica, psicologica ed economica nei confronti delle donne, e alla disuguaglianza di opportunità.

Il positivo riscontro della prima edizione ha spinto l’Assessorato all’Istruzione e alle Famiglie, l’Assessorato allo Sport e alle Pari Opportunità e la Consulta delle Elette a riproporre anche per quest’anno scolastico l’iniziativa. Le scuole sono protagoniste fin dalla fase di progettazione, nella quale sono direttamente coinvolte e hanno la possibilità di scegliere la prospettiva di analisi e riflessione sul fenomeno più rispondente ai propri bisogni, tra le tre proposte: coscienza di sé, coscienza storica, e coscienza pubblica e civica. Aperto per la prima volta anche istituti secondari superiori, il progetto “Coscienza Comune” ha visto l’adesione di 14 scuole per un totale di 41 classi, 8 in più rispetto allo scorso anno. È cresciuto di circa il 20% il numero di studenti e studentesse che hanno partecipato ad incontri formativi e attività di laboratorio.

Da questo percorso sono scaturiti gli elaborati finali, che sono stati presentati questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo. All’incontro hanno preso parte le assessore all’Istruzione e alle Famiglie, Maura Striano, e la presidente della Consulta delle Elette, Anna Maria Maisto.

Nel corso della mattinata è stata sottolineata l’importanza dei percorsi di sensibilizzazione dei giovani. Uno dei dati più preoccupanti emersi dall’ultimo rapporto presentato dalla Rete dei centri antiviolenza del Comune di Napoli è l’aumento dei casi di vittime di varie forme di violenza, con età compresa tra i 18 e i 29 anni.

«Il progetto – spiega l’assessora Striano – mira al contrasto degli stereotipi e della violenza di genere attraverso vari percorsi che le scuole possono intraprendere, anche grazie a una rete di esperti che ci supporta nelle attività. Abbiamo, ad esempio, psicologi che lavorano sulla dimensione relazionale ed emozionale ed esperti dei nostri Centri antiviolenza che si occupano di violenza di genere nei contesti sociali e familiari. Le azioni che vengono portate avanti con le ragazze e i ragazzi sono concordate con gli insegnanti. C’è, quindi, un lavoro che facciamo insieme e i risultati sono tangibili sia in termini di comportamenti che di riflessioni che i ragazzi fanno».

«Questo progetto – ha ricordato la consigliera comunale Maisto – è stata una delle prime proposte avanzate dalla Consulta delle Elette all’Amministrazione Manfredi, che l’ha accolta in modo puntuale e veloce. È un progetto di cui si parla a livello nazionale perché porta l’educazione sentimentale nelle scuole. Contrastare la violenza sulle donne vuol dire cambiare l’approccio culturale e il modo di impostare le relazioni interpersonali. Curare l’educazione sentimentale dovrebbe essere compito anzitutto delle famiglie e poi della scuola, ma è importante anche che le istituzioni, come il Comune, si facciano parte attiva per fare rete e lanciare questo messaggio di cambiamento».  
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