Napoli, corteo illegale di decine di auto e moto a Scampia, impennate senza casco e corse folli con persone sedute sui cofani. Intero quartiere ostaggio del lancio di un disco musicale.
11 maggio 2025 - ore 13,43
“Nulla di cui scusarmi” scrive il rapper a Borrelli (Avs): “Permessi negati da autorità e comunque hanno fatto i loro comodi, si indaghi e si prendano provvedimenti”
Le immagini stanno facendo il giro dei social, decine e decine di moto e auto che sfrecciano per le strade di Scampia tra folli acrobazie, impennate, caroselli nell’area pedonale di piazza Ciro Esposito, e addirittura corse in auto con persone sedute sul cofano. Un quartiere letteralmente ostaggio di questi soggetti che hanno scorrazzato per ora senza che nessuno intervenisse. Il tutto per promuovere il nuovo album di un rapper locale, che ha annunciato personalmente sui social l’iniziativa, invitando i fan a scendere in strada con veicoli e scooter. Tantissimi i residenti del quartiere che hanno chiesto l’intervento del deputato Borrelli.
Intanto, il rapper ha affermato di aver chiesto i permessi, ma dopo aver ricevuto un diniego dalle autorità ha deciso di “improvvisare” lo stesso il raduno chiamando a raccolta tantissimi giovani, come lui stesso ha scritto in un messaggio affidato ai social e indirizzato al deputato Francesco Emilio Borrelli. “Non abbiamo fatto male a nessuno – scrive – volevamo solo far parlare dell’album. Non ho nulla di cui scusarmi”.
“Sono sconcertato – ha commentato Borrelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra – che qualcuno possa così spudoratamente ignorare le regole e sentirsi pure dalla parte della ragione. È la celebrazione dell’arroganza e del libero arbitrio, una calata di cavallette osannanti il proprio idolo che ha tenuto in ostaggio un intero quartiere per ore. Questi individui vivono fuori dalla realtà, si muovono in branchi e impongono un loro codice di comportamento tribale, convinti di essere intoccabili. Ma è sconvolgente che nessuno sia intervenuto. Se queste persone avevano chiesto dei permessi, che sono stati negati, com’è possibile che hanno potuto fare i loro comodi? Questo è un segnale sbagliato che si manda alla città, che diffonde quel senso di impunità che consente a tanti di comportarsi al di fuori delle regole, fregandosene della legge e del rispetto per gli altri. Chiedo che si indaghi su quanto accaduto e si prendano provvedimenti seri”. Conclude così il deputato Borrelli.
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Le immagini stanno facendo il giro dei social, decine e decine di moto e auto che sfrecciano per le strade di Scampia tra folli acrobazie, impennate, caroselli nell’area pedonale di piazza Ciro Esposito, e addirittura corse in auto con persone sedute sul cofano. Un quartiere letteralmente ostaggio di questi soggetti che hanno scorrazzato per ora senza che nessuno intervenisse. Il tutto per promuovere il nuovo album di un rapper locale, che ha annunciato personalmente sui social l’iniziativa, invitando i fan a scendere in strada con veicoli e scooter. Tantissimi i residenti del quartiere che hanno chiesto l’intervento del deputato Borrelli.
Intanto, il rapper ha affermato di aver chiesto i permessi, ma dopo aver ricevuto un diniego dalle autorità ha deciso di “improvvisare” lo stesso il raduno chiamando a raccolta tantissimi giovani, come lui stesso ha scritto in un messaggio affidato ai social e indirizzato al deputato Francesco Emilio Borrelli. “Non abbiamo fatto male a nessuno – scrive – volevamo solo far parlare dell’album. Non ho nulla di cui scusarmi”.
“Sono sconcertato – ha commentato Borrelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra – che qualcuno possa così spudoratamente ignorare le regole e sentirsi pure dalla parte della ragione. È la celebrazione dell’arroganza e del libero arbitrio, una calata di cavallette osannanti il proprio idolo che ha tenuto in ostaggio un intero quartiere per ore. Questi individui vivono fuori dalla realtà, si muovono in branchi e impongono un loro codice di comportamento tribale, convinti di essere intoccabili. Ma è sconvolgente che nessuno sia intervenuto. Se queste persone avevano chiesto dei permessi, che sono stati negati, com’è possibile che hanno potuto fare i loro comodi? Questo è un segnale sbagliato che si manda alla città, che diffonde quel senso di impunità che consente a tanti di comportarsi al di fuori delle regole, fregandosene della legge e del rispetto per gli altri. Chiedo che si indaghi su quanto accaduto e si prendano provvedimenti seri”. Conclude così il deputato Borrelli.
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