Napoli, funicolare Centrale: riparte e poi si ferma di nuovo! Capodanno:

01 maggio 2025 - ore 07,00
napoli_funicolare_centrale_riparte_ma_poi_si_ferma_di_nuovo_30_04_2025.jpgNapoli funicolare Centrale riparte ma poi si ferma di nuovo.Già in passato l'impianto fu posto sotto sequestro dalla Procura

            " Di ieri sera l'annuncio che, dopo sei giorni di fermo per cambiare ancora una volta il cavo trainante, peraltro nel corso del ponte della festa della liberazione, con tanti turisti in Città, la funicolare stamani avrebbe ripreso le corse alle 7 in punto. Ma non ha fatto tempo a ripartire che, dopo poche ore, per l'esattezza alle 11.20, il servizio è stato di nuovo sospeso. Secondo quanto raccontano le cronache i viaggiatori avevano già timbrato il ticket e si trovavano all'interno dei vagoni ma, a corsa iniziata, i treni sono dovuti tornare alla posizione di partenza, i viaggiatori sono stati invitati a scendere ed è comparso l'avviso che il servizio era temporaneamente sospeso. Il tutto tra la rabbia e le imprecazioni di quanti, dopo aver pagato anche il biglietto senza neppure essere stati rimborsati, sono stati costretti a trovare un mezzo di trasporto alternativo per poter raggiungere le proprie abitazioni o i luoghi di destinazione ". A denunciare l'ennesimo grave episodio di malfunzionamenti e disservizi delle funicolari cittadine che si susseguono oramai con cadenza quasi quotidiana, rispetto ai quali l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Manfredi, a partire dall'assessore ai trasporti, Edoardo Cosenza, del quale da più parti si chiedono le immediate dimissioni, si sta dimostrando del tutto incapace al fine di garantire un servizio efficiente e costante, è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente del Comitato Valori collinari, che da tempo sulle precarie condizioni di funzionamento del trasporto pubblico su ferro a Napoli sta richiamando l'attenzione non solo degli uffici comunali preposti ma anche del prefetto di Napoli, Michele di Bari e del procuratore capo della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, perché venga parta un'indagine tesa a garantire innanzitutto la sicurezza dei viaggiatori, peraltro spaventati da questi continui quanto improvvisi stop.

            " Dopo quasi un'ora, per l'esattezza, alle 12:10, il servizio è stato riattivato - aggiunge Capodanno - appiedando, nel frattempo, circa duemila viaggiatori che, in un periodo di punta, avrebbero potuto usufruire, per i loro spostamenti, del servizio dell'impianto a fune e che, senza alcun preavviso, si sono trovati di fronte ai cancelli sbarrati per l'interruzione del servizio pubblico. Dalle notizie trapelate successivamente il fermo sarebbe stato causato da un guasto tecnico per la rottura di una scheda elettronica, episodio non nuovo, visto che si era già verificato in passato, solo per esemplificare, il 5 dicembre dell'anno scorso, in occasione della finale di X Factor in piazza del Plebiscito. Anche in quell'occasione l'impianto rimase fermo per alcune ore per riprendere le corse dopo che si era provveduto alla sostituzione della scheda rotta ".

           " Eppure - sottolinea Capodanno - non mi risulta che, in passato, quando l'impianto a fune di piazza Fuga era gestito da una società privata, si siano verificati stop in un numero così elevato e con tale frequenza, generati da fermi improvvisi, peraltro a distanza di poco tempo dai lavori di ammodernamento o di revisione realizzati sugli impianti funicolari partenopei nel rispetto delle norme al riguardo vigenti. Va infatti ricordato che l'ultima revisione ventennale dell'importante impianto a fune è avvenuta nel 2016, meno di dieci anni fa. All'epoca la funicolare Centrale rimase ferma dal 1° agosto 2016, riaprendo solo dopo 355 giorni di chiusura, poco meno di un anno, con un ritardo di quasi il 20% sui tempi originariamente fissati per i lavori di revisione ventennale, indicati originariamente in 300 giorni e con una spesa di oltre 7 milioni di euro. Dal 2016 a oggi l'impianto ha subito diversi improvvisi stop, due dei quali, quello del settembre del 2022 e quello di questi giorni, per la sostituzione del cavo traente. Guasti e sostituzioni troppo frequenti che lasciano perplessi e sollevano dubbi sull'esecuzione dei suddetti lavori e sulle conseguenti verifiche e collaudi effettuati ".

           " Peraltro - puntualizza Capodanno - i recenti episodi riportano alla memoria quando accadde nel lontano 27 settembre 1995, quando la funicolare Centrale sali alla ribalta delle cronache nazionale a seguito del sequestro dell'intero impianto, su disposizione del P.M. dott Nicola Miraglia del Giudice, che nominava due consulenti per approfondimenti tecnici, dopo che, pochi giorni prima, nel corso delle prove di collaudo dei lavori di ammodernamento dell'impianto, a seguito di una frenata di emergenza, si erano verificato un grave incidente, con danni alle strutture portanti del convoglio in discesa e all'ancoraggio della fune traente, così come riportato anche in un'interrogazione presentata all'epoca alla Camera dei deputati, nella quale si legge: " se al posto della zavorra vi fossero stati gli oltre 400 passeggeri previsti, molti di questi sarebbero stati proiettati fuori dal convoglio e contro le strutture, con le conseguenze facilmente intuibili; tale avvenimento, in uno con altri danni alla fune traente verificatisi nel corso di precedenti collaudi, confermavano puntualmente tutte le motivazioni e carenze evidenziate dalla consulenza tecnica ".

            " A questo punto, anche alla luce delle vicende pregresse - conclude Capodanno -, credo che le giuste preoccupazioni e perplessità, espresse da più parti e in diverse occasioni, anche per quando riguarda le modalità esecutive dei lavori e quelle dei successivi collaudi, dovrebbero ricevere una risposta dagli organi competenti, attraverso le necessarie verifiche e le opportune indagini, promosse dagli uffici a tanto deputati, magistratura compresa, tese a fare chiarezza ma, soprattutto, a garantire che l'importante impianto a fune di piazza Fuga, che trasporta, nei giorni feriali, mediamente circa ventottomila persone, dunque fondamentale collegamento tra il Vomero e il centro cittadino, possa funzionare con la necessaria affidabilità e sicurezza, senza essere al centro di guasti frequenti quanto improvvisi e di conseguenti fermi, anche di notevole durata temporale. Guasti e fermi che fanno montare la giusta rabbia e la palese indignazione, a ragione dei tanti disagi patiti dai viaggiatori in queste troppo frequenti circostanze, ma anche timori e paure nell'utilizzo dell'impianto ".