Napoli: Videochiamata dal carcere tra la nonna e il killer di GiņGiņ finisce sui social.
13 aprile 2025 - ore 21,01

«Lo Stato non può permettere che i carnefici si trasformino in vittime e che le famiglie dei detenuti utilizzino i social per fare propaganda, mentre chi ha perso un figlio continua a soffrire in silenzio. Chiedo che venga immediatamente oscurato il profilo e che si apra un’indagine su come sia possibile che questi contenuti escono dalle strutture detentive. Basta con la criminalità che si fa spettacolo. Lo dobbiamo a tutte le vittime e ai cittadini onesti»