Napoli. Saldi al Vomero: partenza in sordina. Occorre liberalizzarli! Hanno perso completamente il fascino del secolo scorso.
04 gennaio 2025 - ore 16,05

“ Va anche sottolineato – aggiunge Capodanno – che questo rituale dei saldi invernali, come quello analogo dei saldi estivi, nel tempo ha perso molto del suo fascino originario. Nel corso dell’ultimo quarto di secolo, infatti, i saldi hanno subito una vera e propria rivoluzione. Se fino alla fine del secolo scorso rappresentavano, per i clienti ed i negozianti, la fine di una stagione, estiva o invernale, oggi questa situazione è cambiata, corrispondendo i saldi in generale, per le famiglie italiane, a un periodo di acquisto a basso prezzo da effettuare in ogni momento dell’anno. Il low cost, determinato dalla crisi economica che ha investito da tempo l’Italia, si è di fatto trasformato in uno stile di consumo estensibile a tutti i beni e alla bisogna “.
“ Che senso ha – puntualizza Capodanno – una stagione di saldi invernali che parte dopo quindici giorni dall’inizio dell’inverno e dopo che nei mesi di ottobre e di novembre dell'anno appena terminato i negozi, specialmente di abbigliamento, hanno concluso scarsi affari, a ragione delle temperature ancora miti? Inoltre bisogna tenere conto della crescente concorrenza dell'e-commerce che prende sempre più piede tra gli acquirenti “.
“ Una situazione complessiva che induce le persone a essere sempre più caute – prosegue Capodanno -. Meglio sarebbe dunque liberalizzare la stagione dei saldi, così come avviene in tanti altri paesi, in modo da consentire a ciascun commerciante l’opportunità di offrire sconti alla propria clientela quando lo ritiene possibile e opportuno, nel corso dell’intero anno solare, il che potrebbe avvenire, per esemplificare, anche in occasione di particolari offerte da parte delle ditte fornitrici “.
“ Inoltre – propone Capodanno - al fine di sostenere la grave crisi che attanaglia le piccole e medie imprese commerciali, diverse delle quali hanno già abbassato le saracinesche mentre altre potrebbero farlo a breve, occorrerebbe che la Regione Campania valutasse la possibilità di mettere a disposizione provvidenze economiche da concedere a fondo perduto attraverso un apposito bando “.
Sulle questioni sollevate Capodanno sollecita i provvedimenti del caso da parte degli Enti preposti a favore del terziario commerciale che, anche con l’indotto, continua a rappresentare la principale fonte di occupazione, e dunque di sostentamento, per decine di migliaia di famiglie.