Napoli: 48 anni fa la posa della prima pietra del metrņ collinare Un’opera ancora incompleta nonostante le ingenti risorse investite
20 dicembre 2024 - ore 17,02

“ Era il 22 dicembre 1976, un mercoledì, quando sul palco allestito in piazza Medaglie d’Oro, nella zona collinare di Napoli, cominciava, alla presenza dell’allora sindaco di Napoli, Maurizio Valenzi, con la posa della prima pietra, con una linea sulla carta e senza un centesimo in cassa, l’avventura della costruzione di quella che venne poi chiamata la linea 1 della metropolitana – ricorda Capodanno -. Sono decorsi ben 48 anni da quella data, più di due generazioni, e ancora il sogno di vedere la metropolitana completa lungo tutto il suo tracciato non si è realizzato “.
“ Un progetto – continua Capodanno – che, nel 1963, fu redatto dall’Ente Autonomo Volturno e regalato all’amministrazione comunale per la costruzione della quinta funicolare che doveva collegare originariamente piazza Medaglie d’Oro con il rione Sanità. Solo nel 1993 s’inaugurava la prima tratta Vanvitelli - Colli Aminei con sei stazioni su un percorso di 3,8 km. Allo stato i cantieri in corso riguardano la tratta piazza Garibaldi - Capodichino Aeroporto, il cui completamento è previsto per il 2026, quando l'opera compierà il mezzo secolo di vita “.
“ Nelle polemiche che caratterizzano all’epoca, in consiglio comunale, lo scontro tra i due partiti di maggioranza, democristiani e socialisti – puntualizza Capodanno – l’impegno dell’allora assessore ai trasporti Luigi Buccico fu fondamentale per portare avanti il progetto di una metropolitana per collegare l’area collinare con il centro cittadino. Solo dopo l’approvazione, avvenuta il 31 marzo 1972, da parte del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, del piano regolatore generale di Napoli, che comprendeva il piano dei trasporti voluto proprio da Buccico, nel quale piano il metrò collinare veniva considerato prioritario, fu possibile sbloccare il finanziamento di 42 miliardi di lire stanziati appunto con la legge 1042 del 1969 “.
“ Dunque - conclude Capodanno -, se oggi Napoli, a distanza purtroppo di tanti, troppi anni, si sta dotando, seppure con notevole ritardo rispetto ad altre metropoli europee, di un sistema moderno di metropolitane che, sebbene ancora incompleto e con funzionamento di frequente ancora a singhiozzo, con tempi d'attesa ancora molto lunghi e con fermi improvvisi che penalizzano e giustamente irritano i tantissimi passeggeri, il merito va principalmente a Luigi Buccico che ebbe la lungimiranza, sin dagli anni ’70, di comprendere l’importanza, per la soluzione dei problemi del traffico napoletano, di un sistema integrato di trasporto su ferro. A lui, pertanto, a giusta ragione, deve essere intitolata quella che oggi viene denominata semplicemente “linea 1 della metropolitana“, cosa che propongo da tempo e che mi auguro che l'amministrazione comunale partenopea faccia al più presto ".