Napoli: dopo le scale a Taranto quelle al Vomero da intitolare a Murolo ’Inoltre bisogna aprire al pubblico in tempi rapidi la casa-museo dell’artista’
10 dicembre 2024 - ore 18,58

“ La battaglia intrapresa tempo addietro al riguardo – afferma Capodanno – partiva dalla constatazione di una scarsa considerazione, in ambito cittadino, per un artista dell’importanza e della fama, non solo nazionale ma anche internazionale, come Murolo, che ha rilanciato la canzone napoletana nel mondo intero e che tanto lustro ha dato e continua a dare a Napoli, riproponendo le più belle melodie e scrivendo pagine indelebili che fanno, a giusta ragione, parte del retaggio storico della cultura partenopea “.
“ In verità – puntualizza Capodanno -, a Murolo, nel 2014, fu intitolata una delle traverse di via Nino Bixio, nel quartiere Fuorigrotta, cosa che però fece storcere il naso a più di un estimatore del grande artista, sia per il fatto che si era scelto un tratto di strada collaterale sia perché la scelta in questione era caduta al di fuori del territorio del Vomero, quartiere dove Roberto Murolo era sempre vissuto ".
" Con l'occasione - afferma Capodanno - riporto un episodio al quale ho assistito in un recente passato, mentre mi trovavo in piazza Fuga, nei pressi della stazione superiore della funicolare Centrale. Un gruppo di turisti, evidentemente ammiratori del grande artista, conosciuto in tutto il mondo, chiedeva notizie sul luogo dove potevano visitare il museo dedicato a Roberto Murolo, con gli orari nei quali esso era visitabile. Va, al riguardo, ricordato che, in occasione della collocazione della lapide, dedicata al grande maestro della canzone napoletana, avvenuta il 18 gennaio 2012, per celebrarne il centenario della nascita, lapide posta sulla facciata del fabbricato in via Cimarosa, 25, dinanzi alla casa dove egli visse e morì, e dove, prima di lui, aveva vissuto anche il padre, il poeta Ernesto Murolo, come ricorda un'altra lapide posta nei pressi della prima, si parlò diffusamente, anche con dichiarazioni riportate dagli organi d'informazione, della realizzazione, nell'abitazione dei Murolo, di un museo che sarebbe dovuto diventare luogo di studio e di ricerca ma anche meta per un turismo, non solo nazionale, amante della storia musicale di Napoli ".
" Ma, nonostante il trascorre del tempo - sottolinea Capodanno -, non si è mai passati dalle parole a fatti concreti. A questo punto, a distanza di ben oltre dodici anni dall'annuncio, pure per dare riscontro alle domande dei turisti ma anche dei tanti ammiratori dell'indimenticato quanto indimenticabile artista, e auspicabile che, in tempi rapidi, gli Enti a tanto preposti si attivino affinché la casa di Roberto Murolo, le cui pareti, come si legge nelle cronache dell'epoca, parlano di musica e cultura e che si auspicava che diventasse come la casa museo a Lisbona del grande scrittore portoghese, Ferdinando Pessoa, diventi un museo, accessibile ai visitatori, con l'indicazione dei giorni e degli orari d'apertura al pubblico ".