Sant’Antonio Abate, demolito capannone abusivo risalente al 2001
25 novembre 2024 - ore 21,54

La struttura, costruita senza autorizzazioni, era composta da otto pilastri in ferro, quattro capriate con copertura in lamiera coibentata e muri perimetrali in blocchi di lapilcemento intonacati, con porte in ferro. Il manufatto, delle dimensioni di 14,90 x 6,40 metri e un’altezza di 5,10 metri, insisteva su un’area sottoposta a numerosi vincoli:
Zona B2 di densificazione urbana, secondo il Piano Regolatore Generale (PRG);
Vincolo paesaggistico, istituito dal Decreto Ministeriale del 28 marzo 1985;
Vincolo sismico (grado di sismicità S=3) stabilito dalla Delibera della Giunta Regionale n. 5447 del 7 novembre 2002.
La demolizione, effettuata in regime di autodemolizione dal proprietario stesso, ha evitato spese a carico del Comune e della Cassa Depositi e Prestiti. Questo intervento rappresenta un importante strumento sia per ripristinare le condizioni ambientali violate sia per dissuadere futuri abusi edilizi.
L’ordine di abbattimento eseguito fa seguito a una sentenza risalente al 2001. L’operazione è stata facilitata anche dall’attività di sensibilizzazione condotta dalla Procura, che continua a perseguire con determinazione l’obiettivo di tutelare il territorio e far rispettare le norme vigenti.
Cronache Campania