Napoli: al Vomero occorre valorizzare il commercio e l’artigianato locale Capodanno: ’Basta con le fiere gastronomiche nelle aree pedonali!’
02 novembre 2024 - ore 21,05

" In passato, - ricorda Capodanno - quando il Vomero, a parte alcuni casali, era una lunga distesa di giardini e di terre coltivate, coltivazioni tra le quali prevaleva il broccolo, una sagra di prodotti della terra avrebbe certamente avuto una ragione d'essere. Oggi certamente no ".
" Invece - afferma Capodanno - da quando sono stati chiusi alcuni tratti di strada in via Scarlatti, in via Luca Giordano e più di recente in piazza degli Artisti, per i quali pomposamente si parla di aree pedonalizzate, benché le auto continuano a transitare e a sostare, anche perché non è stato contestualmente realizzato neppure uno stallo di parcheggio pubblico limitrofo, si è colta l'occasione, oltre che di consentire l'invasione di gazebo, ombrelloni, tavolini e sedie di varia foggia e dimensione, a servizio delle numerose attività per la vendita e la somministrazione di cibi e bevande apertesi negli ultimi tempi, costringendo i pedoni a fare lo slalom per passeggiare, anche per autorizzare tutta una serie di fiere e sagre di prodotti alimentari che, peraltro, nulla hanno a che fare con le caratteristiche del luogo ".
" Iniziative - puntualizza Capodanno -, che, tra l'altro creano non poche difficoltà alle attività commerciali a posto fisso della zona interessata, segnatamente sotto l'aspetto economico dal momento che i passanti, attratti dalla degustazione dei prodotti alimentari venduti negli stand, disertano i tanto esercizi commerciali a posto fisso della zona, con particolare riguardo a quelli adibiti alla vendita di prodotti similari, alimentando la crisi in atto ".
Capodanno ancora una volta sollecita l'amministrazione comunale affinché emani provvedimenti atti a vietare l'organizzazione di tali tipi di manifestazioni al Vomero, segnatamente nei tratti di strada chiusi al traffico veicolare e destinati al solo transito pedonale di via Scarlatti e di via Luca Giordano, anche a ragione della sempre crescente presenza delle attività adibite alla somministrazione di cibi e bevande, che occupano buona parte del suolo pubblico antistante l'esercizio commerciale al coperto e che hanno già trasformato il quartiere collinare partenopeo in un fast food a cielo aperto.