Dottoressa aggredita ad Aversa: ’Non so se torno al pronto soccorso’ ’Non si comprende il nostro impegno. Molto spesso mettiamo da parte anche le nostre famiglie’
27 ottobre 2024 - ore 17,00

"Mi rendo conto - aggiunge la professionista - che dall'esterno non si comprende come funziona un ospedale e che ci sono delle priorità.
Non si comprende il nostro impegno. Molto spesso mettiamo da parte anche le nostre famiglie o i nostri interessi personali per dare il nostro contributo".
E aggiunge: "Le aggressioni verbali sono all'ordine del giorno. Io cerco di resistere perché mi sento legata a questa seconda famiglia che ho trovato all'ospedale Moscati, ma non nascondo che la paura di lavorare qui è cresciuta in maniera esponenziale dal primo giorno che ci ho messo piede come dirigente medico. Non sono comunque scoraggiata. Io sarei pronta a tornare subito, ma devo fare questi 30 giorni di prognosi che, spero, possano essere da lezione anche per gli utenti. Sarà un modo anche per far capire, se mai, cosa significa non avere medici o averne di meno".
Source: Ansa