Napoli: petizione per ripristinare il divieto di accesso ai cani in villa Floridiana! Si tratta di un giardino storico, anche con reperti archeologici, da tutelare

14 aprile 2024 - ore 08,00
vomero_villa_floridiana_scalone_monumentale.jpgVomero villa Floridiana scalone monumentale            Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione vomero, dopo la recente entrata in vigore del nuovo regolamento per la villa Floridiana, unico spazio a verde pubblico del quartiere collinare partenopeo, lancia un petizione online, presente sulla piattaforma change org alla pagina https://www.change.org/vietatecanifloridiana , finalizzata a richiedere alla direzione regionale dei musei della Campania, attualmente retta ad interim dal direttore Massimo Osanna, la revoca del provvedimento, segnatamente per il il ripristino del divieto di accesso ai cani nel giardino storico nel quale, di recente, sono venuti anche alla luce dei reperti archeologici, risalenti al I secolo dopo Cristo.

            " Con la presente petizione - si legge nella presentazione - si chiede alla direzione regionale dei musei della Campania, alla quale è affidata la gestione, di revocare la norma del nuovo regolamento che consente l'accesso dei cani accompagnati al parco della villa Floridiana, potendo questi ultimi passeggiare e sostare sia lungo i viali che sui prati ". Va ricordato che il parco nasce come giardino storico, annesso attualmente al museo delle ceramiche "Duca di Martina", realizzato tra il 1817 e il 1819 dall'architetto Antonio Niccolini, su incarico del re Ferdinando IV di Borbone, che ne fece dono alla moglie morganatica Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia ".

" Dopo oltre due secoli di storia - sottolinea Capodanno -, l'accesso ai cani, seppure tenuti al guinzaglio, obbligo peraltro, in uno a quello della museruola, imposto, a livello nazionale, dal D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320, concernente il regolamento di polizia veterinaria, è del tutto incompatibile con la necessità di preservare la bellezza, la storia e, principalmente l'habitat naturale di quei luoghi. Giova peraltro qui ricordare che, all'interno del parco, esiste una storica colonia felina, accudita da tanti volontari che si prendono da sempre cura di questi animali i quali vivono in piena libertà nel parco. Del tutto incompatibile, vista la nota avversione esistente tra gli uni e gli altri, la presenza di gatti in libertà con i cani, di qualunque taglia e dimensione, seppure tenuti al guinzaglio, almeno all'ingresso ".

" Ma principalmente - puntualizza Capodanno - bisogna considerare la presenza di numerosi bambini accompagnati che si muovono a loro piacimento all'interno del parco. Senza dimenticare che i cani, tra l'altro, sporcano con le loro deiezioni, che non sempre vengono raccolte e che, seppure venissero raccolte, non si saprebbe dove depositarle, vista la mancanza degli appositi contenitori ".

" Basta farsi una passeggiata lungo i marciapiedi del Vomero, dove resta la villa - aggiunge Capodanno -, per osservare come questi ultimi sono ridotti da quegli stessi cani che attualmente possono accedere anche nel parco borbonico, per l'inciviltà dei loro padroni ".

" Impossibile peraltro - afferma Capodanno - effettuare gli opportuni controlli sulle nuove regole introdotte dal regolamento, alla luce del dato che, allo stato, la guardiania e la vigilanza del parco è affidata a una ditta esterna con la presenza quotidiana di soli tre addetti, due che rimangono fissi ai due cancelli d'ingresso, uno in via Cimarosa e uno in via Aniello Falcone e un terzo all'interno del parco, che dovrebbe garantire la vigilanza su ben 60.000 metri quadrati di superficie, tale è l'estensione attuale della villa Floridiana. Un compito, come si comprende, del tutto impossibile per una sola persona. Anche perché questo unico addetto alla vigilanza laddove pure riscontrasse qualche infrazione alle attuali norme regolamentari non potrebbe neppure intervenire. Innanzitutto perché nel regolamento non sono previste sanzioni, ma anche perché, seppure ci fossero, allo stato sarebbe del tutto privo della possibilità di poterle irrogare ".