Napoli stazione superiore funicolare Centrale " Dopo i sei giorni di fermo per cambiare ancora una volta il cavo trainante, peraltro nel corso del recente ponte per la festa della liberazione, con tanti turisti in Città, e dopo ben quattro stop improvvisi, il primo il 30 aprile scorso, dalle 11:20 alle 12:10, il secondo il 6 maggio, dalle 9:20 alle 10:00, il terzo il 7 maggio, dalle 9:40 alle 13:30 e infine il quarto ieri, 23 maggio, quando l'impianto si è fermato dalle 9:00 e fino alle 10:20, sempre in orario di punta e per un non meglio precisato "guasto tecnico", arriva una nuova pesante batosta per i 28mila passeggeri che quotidianamente, nei giorni feriali, utilizzano l'importante impianto di trasporto pubblico a fune. Difatti, stando a quando pubblicato in mattinata sulla pagina Facebook dell'ANM, l'azienda napoletana per la mobilità, la funicolare Centrale rimarrà chiusa per l'intera giornata sia martedì 27 maggio prossimo sia il giorno successivo mercoledì 28 maggio ". A segnalare l'ennesimo disservizio delle funicolari cittadine, con stop che si susseguono oramai con cadenza quasi quotidiana, rispetto ai quali l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Manfredi, a partire dall'assessore ai trasporti, Edoardo Cosenza, si sta dimostrando del tutto incapace a porre un argine, al fine di garantire un servizio efficiente, costante e sicuro, è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, fondatore sul social network Facebook di un apposito gruppo, che conta oltre 1.600 iscritti, il quale da tempo sulle precarie quanto incerte condizioni di funzionamento del trasporto pubblico su ferro a Napoli richiama l'attenzione non solo degli uffici comunali preposti ma anche del prefetto di Napoli, Michele di Bari e del procuratore capo della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, al fine di garantire innanzitutto la sicurezza dei viaggiatori, peraltro spaventati, oltre che arrabbiati, da questi continui quanto improvvisi stop, portati a conoscenza dei circa 60mila utenti, che utilizzano quotidianamente gli impianti a fune cittadini, con modalità quantomeno farraginose e frammentarie.
" Nel comunicato pubblicato - sottolinea Capodanno - si legge che l'impianto rimarrà chiuso, nei due giorni indicati, "per l'attuazione dei programmi di monitoraggio degli impianti a fune da parte di Ansfisa", l'agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, istituita al fine di promuovere e assicurare la vigilanza sulle condizioni di sicurezza del sistema ferroviario nazionale, delle infrastrutture stradali e autostradali, dei sistemi di trasporto a impianti fissi (metropolitane, funivie, seggiovie, tramvie, scale mobili, tapis roulant e ascensori pubblici) ".
" Per quanto riguarda i mezzi sostitutivi - prosegue Capodanno - nello stesso comunicato viene previsto solamente un servizio navetta, dalle 7:00 alle 22:00, con 3 corse per ora, una ogni 20 minuti, che partendo da piazza Vanvitelli, attraverso via Kerbaker e via Cimarosa, arriverà a via Luigia Sanfelice e via Palizzi, e ritorno. In pratica per i solo utenti della stazione intermedia del Petraio. Nulla invece per i passeggeri delle altre due stazioni, quella del Corso Vittorio Emanuele di piazzetta Duca d'Aosta. Ben poca cosa in verità, con conseguenti gravi disagi che coinvolgeranno non solo studenti, lavoratori e turisti ma anche le attività commerciali ".
" Eppure - ricorda nell'occasione Capodanno -, dall'inaugurazione, avvenuta il 28 ottobre 1928 fino al 1978, quando poi avvenne il passaggio di consegne tra la società SAFUCE e l'allora ATAN, quindi nei 60 anni di gestione privata, non si erano mai verificate sospensioni del servizio in un numero così elevato e con tale frequenza, generati da fermi improvvisi, peraltro a distanza di poco tempo dai lavori di ammodernamento o di revisione realizzati nel rispetto delle norme al riguardo vigenti. Va infatti ricordato che l'ultima revisione ventennale della funicolare Centrale è avvenuta nel 2016, meno di dieci anni fa. All'epoca la funicolare Centrale rimase ferma dal 1° agosto 2016, riaprendo solo dopo 355 giorni di chiusura, poco meno di un anno, con un ritardo di quasi il 20% sui tempi originariamente fissati per i lavori di revisione ventennale, indicati originariamente in 300 giorni e con una spesa di oltre 7 milioni di euro. Dal 2016 a oggi l'impianto ha subito diversi improvvisi stop, due dei quali, quello del settembre del 2022 e quello del mese scorso, per la sostituzione del cavo traente. Guasti e sostituzioni troppo frequenti che lasciano perplessi e sollevano dubbi sull'esecuzione dei suddetti lavori e sulle conseguenti verifiche e collaudi effettuati ".
" A questo punto, anche alla luce di vicende pregresse - conclude Capodanno -, reputo che le giuste preoccupazioni e perplessità, espresse da più parti e in diverse occasioni, anche per quando riguarda le modalità esecutive dei lavori e quelle dei successivi collaudi, dovrebbero ricevere una risposta dagli organi competenti, attraverso le opportune indagini, promosse dagli uffici a tanto deputati, tese a fare chiarezza ma, soprattutto, a garantire che l'importante impianto a fune di piazza Fuga, fondamentale collegamento tra il Vomero e il centro cittadino, possa funzionare con la necessaria continuità, affidabilità e sicurezza, senza essere al centro di guasti frequenti quanto improvvisi con conseguenti fermi, anche di notevole durata temporale. Guasti e fermi che fanno montare la giusta rabbia e la palese indignazione, a ragione dei gravi disagi patiti dai viaggiatori ma anche timori e paure nell'utilizzo dell'impianto ".