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Napoli, nel bronx di Secondigliano prosegue la ‘faida’ tra le due famiglie protagoniste di alcuni video virali pubblicati dal deputato Borrelli.

25 aprile 2025 - ore 20,01
13_images_23.jpegNuove denunce in video indirizzate al parlamentare: “Situazione molto preoccupante, serve intervento frontale e radicale da parte dello Stato prima che ci scappi il morto”

Nel cosiddetto ‘bronx di Secondigliano’ prosegue la ‘faida’ tra due famiglie iniziata due mesi fa e proseguita a colpi di minacce, aggressioni, finanche la distruzione di un’auto in diretta e diversi video virali dove una delle due famiglie, balzata tristemente agli onori delle cronache per il capofamiglia 48enne napoletano arrestato per aver maltrattato, minacciato e picchiato il figlio 15enne perché omosessuale e attualmente ai domiciliari, si è resa protagonista di accesi scontri con il deputato Francesco Emilio Borrelli giunto sul posto in seguito alle segnalazioni di violenze e soprusi da parte dei residenti. Secondo alcune fonti lo scontro sarebbe avvenuto in relazione alle attività di spaccio di droga nella zona. Nuovi video sono stati inviati al parlamentare dai familiari di una delle due fazioni che denunciano le continue minacce anche in piena notte ai componenti di una delle due famiglie anche in presenza delle forze dell’ordine: “dopo aver distrutto la nostra auto hanno picchiato mia sorella e mio cognato mandandoli all’ospedale, hanno minacciato anche il mio titolare e ho perso il lavoro. Stiamo denunciando tutto ma non accade nulla!” Questo lo sfogo dell’autore dei video.

“La situazione è davvero preoccupante, stiamo assistendo ad un’escalation di violenza che necessita di una risposta frontale e radicale da parte delle forze dell’ordine, prima che ci scappi il morto. Nell’ambito di questo scontro, originato da motivi assolutamente opachi da verificare al più presto, una delle due fazioni addirittura denuncia negli ultimi video di essere ormai prigionieri in casa e di non poter più neanche uscire per fare la spesa o portare il cane a passeggio. Bisogna mettere subito fine a questa situazione indegna di un Paese civile. E’ inaccettabile l’arroganza e la violenza di questi criminali che continuano a usare violenza non curandosi nemmeno della presenza di una pattuglia di Polizia, come si evince da uno dei video. Una sfida alle istituzioni che merita una risposta dello Stato altrettanto veemente ed efficace. Continuerò a seguire questa triste vicenda fino a quando non sarà riportata la normalità in quel rione”. 
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