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Napoli: al Vomero riprende la guerra contro "tavolino selvaggio" Dopo la petizione con quasi 700 firme a breve anche un flash mob

26 maggio 2023 - ore 08,00
vomero_isola_pedonale_di_via_scarlatti_il_nuovo_dehors.jpgVomero isola pedonale di via Scarlatti il nuovo dehors            Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, dopo che è stato più volte e ripetutamente evidenziato da tanti cittadini il grave problema che continua a essere presente lungo i marciapiedi e le strade del capoluogo partenopeo, causato dall'invasione di "tavolino selvaggio" che di fatto ha privato i napoletani, segnatamente le persone diversamente abili o con problemi di deambulazione ma anche le mamme con passeggini, di poter transitare facilmente e in tranquillità sui marciapiedi, senza dover effettuare dei veri e propri slalom o addirittura essere costretti a utilizzare la carreggiata laddove il marciapiede sia quasi del tutto occupato, come capita di sovente, in considerazione del fatto che, a fronte delle reiterate proteste e denunce, salite più volte alla ribalta delle cronache, non si è palesata a tutt'oggi alcuna risposta operativa da parte degli uffici competenti, dopo aver promosso una petizione online dal titolo: "Napoli: basta con "tavolino selvaggio". Rivogliamo i nostri marciapiedi!", che ha già raccolto quasi 700 sottoscrizioni, sulla piattaforma change. org: https://www.change.org/marciapiediliberi, indirizzata al prefetto e al sindaco di Napoli nonché agli assessori comunali alla polizia urbana e al welfare, con la richiesta d'interventi immediati e non più dilazionabili per debellare un fenomeno che in Città ha raggiunto livelli inaccettabili, peraltro in aperto contrasto con le normative al riguardo vigenti, annuncia nuove iniziative di civile protesta tra le quali un flash mob da tenersi nell'isola pedonale di via Scarlatti, dove in questi giorni è spuntato un nuovo dehors, una struttura fissa posta a servizio di un nuovo bar, la cui apertura è prevista a breve. Lo stesso Capodanno, ancora una volta, chiede anche che vengano avviate le indagini ritenute opportune e necessarie per appurare eventuali responsabilità nei ritardi sin qui accumulati, a ragione dei mancati interventi finalizzati a debellare un fenomeno che, amplificatosi a dismisura, sta ingenerando rabbia e irritazione crescente, specialmente ora che con le belle giornate le persone hanno voglia di passeggiare per strada senza dover fare delle vere e proprie gimcane .

            " Ancora una volta diciamo basta a "tavolino selvaggio"! - afferma Capodanno -. Oramai nel capoluogo partenopeo i marciapiedi hanno in gran parte perso la funzione per la quale furono realizzati, come ricorda anche la loro etimologia. Tra dehors, gazebo, ombrelloni, tavolini, sedie e orpelli vari, che si vanno ad aggiungere a buche, cumuli d'immondizia e motocicli in sosta, per i pedoni e segnatamente per le persone diversamente abili, con problemi di deambulazione, transitare sui marciapiedi si è trasformata in un'impresa titanica, a volte addirittura impossibile. Sovente per superare gli ostacoli si è costretti a camminare sulle carreggiate correndo rischi immaginabili ".

            " Lo stesso problema al Vomero riguarda i tratti pedonalizzati di via Scarlatti e di via Luca Giordano - sottolinea ancora Capodanno -. Per queste ragioni chiediamo da tempo alle autorità preposte di mettere in campo, in tempi rapidi, tutti i provvedimenti necessari, attivando le azioni consequenziali per liberare i marciapiedi e le aree pedonalizzate, con l'eliminazione, in particolare, di tutti quegli ostacoli che impediscono il normale e pacifico transito dei pedoni, in aperto contrasto con le normative al riguardo vigenti. Mi riferisco, in particolare, all'art. 20 del codice della strada il quale al comma 3 prescrive che: " Nei centri abitati, ferme restando le limitazioni e i divieti di cui agli articoli ed ai commi precedenti, l'occupazione di marciapiedi da parte di chioschi, edicole od altre installazioni può essere consentita fino ad un massimo della metà della loro larghezza, purché in adiacenza ai fabbricati e sempre che rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di 2 m. Le occupazioni non possono comunque ricadere all'interno dei triangoli di visibilità delle intersezioni, di cui all'art. 18, comma 2. Nelle zone di rilevanza storico-ambientale, ovvero quando sussistano particolari caratteristiche geometriche della strada, e' ammessa l'occupazione dei marciapiedi a condizione che sia garantita una zona adeguata per la circolazione dei pedoni e delle persone con limitata o impedita capacità motoria ". ".

            " Una norma - puntualizza Capodanno - che, in molti casi, è rimasta solo sulla carta, dal momento che non risultano adottati i provvedimenti tesi al rispetto delle precise indicazioni, in essa contenuta, in relazione alle occupazioni di suolo pubblico. Su questo preoccupante aspetto è auspicabile anche un intervento della magistratura ".

            Capodanno, nell'occasione, sulla questione, molto avvertita non solo nel quartiere Vomero, rivolge l'ennesimo appello al sindaco di Napoli e agli assessori al commercio, alla legalità, al welfare e al decoro urbano per gli interventi del caso.










vomero_via_luca_giordano_gazebo_sul_marciapiede.jpg
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