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Napoli: Tornelli aperti e distributori automatici fuori uso, la metropolitana linea 1 è il paradiso di chi non paga il biglietto.

11 gennaio 2019 - ore 20,00
milano_tornelli_metropolitana.jpegTornelli Metropolitana“Tra tornelli di accesso perennemente aperti e distributori automatici fuori uso la linea 1 della metropolitana è il paradiso dei portoghesi”. La denuncia arriva dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e dal consigliere comunale del Sole che Ride, Marco Gaudini. “Abbiamo ricevuto decine di segnalazioni riguardo il libero accesso alle banchine nelle stazioni Piscinola, Materdei e Museo della metropolitana linea 1. Nonostante i tornelli siano presenziati, quando le biglietterie sono chiuse si lasciano aperti i varchi di servizio, permettendo di accedere ai treni anche a chi non ha il biglietto. Chi ha scritto all’azienda per protestare ha ricevuto come risposta che alcuni varchi restano aperti per permettere il passaggio degli abbonati. Peccato che nella testimonianza video, risalente alle 6,52 di venerdì 11 gennaio nella stazione di Materdei, non c’è nessuno a controllare che chi passa sia effettivamente in possesso dell’abbonamento. L’utente che l’ha realizzata, Dino Ronzullo, ha provato a chiedere lumi circa i varchi aperti. Il personale di stazione gli ha risposto in malo modo, intimandogli di farsi gli affari suoi e di non essere tenuto a comunicargli alcunché”.

“I disservizi – proseguono Borrelli e Gaudini – non finiscono qui. Molti dei distributori automatici installati nelle stazioni sono fuori uso. Si tratta di un problema serio, specialmente nei giorni festivi, quando le buvette restano chiuse. Fare il biglietto diventa praticamente impossibile e chi è intenzionato a viaggiare nel rispetto delle regole è costretto a peregrinare fuori dalle stazioni in cerca di un posto dove acquistare il titolo di viaggio. L’alternativa è acquistarlo dagli addetti con un sovrapprezzo di 40 centesimi, un rincaro superiore al 30 percento rispetto al prezzo del biglietto per una corsa singola”. “Un’azienda come Anm che vive un momento di difficoltà sul piano economico non può permettersi tutto ciò. I vertici aziendali si attivino per accertare che gli inservienti delle stazioni facciano il proprio lavoro e per accelerare il processo di creazione del biglietto elettronico, che permetta di acquistare il titolo via smartphone. Il Consorzio Unico, che gestisce i distributori automatici nelle stazioni, faccia la sua parte e finanzi la revisione o la sostituzione degli apparecchi fuori servizio”.
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