Covid: Napoli; Cardarelli, terapia intensiva quasi piena. Al Cotugno folla in subintensiva. Ospedali reggono terza ondata

28 febbraio 2021 - ore 07,03
2_035b07050b0816c5334c49d01375dd61.jpgOspedale Cotugno.Situazione intensa all'Ospedale Cotugno di Napoli per la nuova ondata di contagi di covid19 in città e provincia. L'ospedale partenopeo specializzato in malattie infettive resiste alla terza ondata che sta affollando nuovamente quasi tutti i posti letto, in particolare le degenze ordinarie, e un maggiore affollamento si registra anche nei 50 posti di terapia subintensiva, non tutti pieni, rispetto alle ultime settimane.

In terapia intensiva i circa 30 posti disponibili non sono al completo.

    Anche all'Ospedale Cardarelli in aumento i pazienti, con affollamento in terapia intensiva covid19 dove a mezzogiorno di ieri erano liberi solo due posti sui 15 disponibili. Nell'intera struttura sono ricoverati 131 pazienti Covid a media e alta complessità, anche per la sussistenza di patologie pregresse che associate al Covid rendono più complessa la gestione del paziente stesso. Rispetto alla precedente fase, ora la fascia dei 25-55 anni sembra essere maggiormente esposta. Forse per effetto delle varianti ma anche per effetto della vaccinazione che ha dato copertura ai degenti delle RSA e molti over 80. La tendostruttura in questo momento è ancora destinata ai vaccini, visto che mancano ancora circa 400 unità del personale (diretto e indiretto) da completare. È già stato però definito un documento della direzione generale che consente, se dovesse rendersi necessario, di rendere disponibile in pochi giorni la tendostruttura per decomprimere il pronto soccorso, anche se al momento questa esigenza non sussiste. L'afflusso di pronto soccorso (pazienti covid e non) è stabile sui 130 accessi giornalieri. Meno dei picchi di epoca non Covid, ma non poco in relazione alla crisi pandemica.