Napoli: lavori per la chiusura del pozzo geotermico ad Agnano.

14 luglio 2020 - ore 20,53
image8964045.jpgSono iniziate le operazioni per la chiusura del pozzo realizzato ad Agnano, in via Antignana, durante il progetto GeoGrid.

Durante la mattinata del 14 luglio, il Consigliere Regionale dei Verdi Europa-verde, che sin dall’inizio ha seguito la vicenda da vicino, ha effettuato un sopralluogo, assieme al vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo e a Giuseppe Mosca, del comitato No Triv, per verificare il procedere dei lavori.

“Ci auguriamo vivamente che questi lavori per la chiusura del pozzo siano eseguiti sotto la supervisione della Protezione Civile, perché possono esservi diversi criticità legate a queste operazioni, non vogliamo che si corrano altri rischi.”- ha dichiarato Giuseppe Mosca.

“In effetti potrebbero esserci diverse problematiche in quanto sia prima che durante le operazioni di scavo non sono state fattii dei monitoraggi, sono stati effettuati solo dopo in maniera parziale. L’equilibro idro-termale del sottosuolo potrebbe essere stato compromesso e questo potrebbe generare diverse problematiche, come ad esempio delle esplosioni freatiche. Sin dall’inizio ho lanciato l’allarme relativo alle criticità di questo progetto, in passato ho fatto bocciare diversi progetti, ad Agnano, a Serrara Fontana, Bagnoli, dopo aver evidenziato i rischi che l’immissione e l’estrazione di fluidi dal sottosuolo possono creare. E’ assolutamente da irresponsabili portare avanti ricerche geotermiche o installare centrali geotermiche in centri abitati, farlo in un’area così densamente abitata e ad altissima energia sismica come Agnano è una pazzia. L’energia geotermica non è un tipo di energia così pulita, sicura e rinnovabile. ”-sono state le parole di Mastrolorenzo.

“Bisogna continuare a tenere d’occhio da vicino questa situazione, se qualcuno ha messo a rischio la popolazione dovrà essere messo di fronte alle proprie responsabilità. Per questo venerdì 17 luglio presenterò al Consiglio Regionale, durante la seduta di Question Time, un’interrogazione a risposta immediata per sapere quanti soldi, messi a disposizione dalla Comunità Europea, sono stati anticipati per il progetto, quanti ne sono stati restituiti, quali misure si intenda prendere nei confronti di chi ha portato avanti delle operazioni di trivellazione senza averne alcuna autorizzazione e quanto tempo occorra per la chiusura del pozzo. “- ha commentato il Consigliere Borrelli.

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