NAPOLI: L’ombra dei clan dietro la sparatoria nella Movida di Chiaia. Individuato e ricerato il pistolero

22 novembre 2017 - ore 16,05
1_movida1.jpgMovida napoletana.Un incontro fissato sui social network il cui sapore era quello di un vero e proprio scontro armato. Da una parte i giovanissimi di Fuorigrotta e Rione Traiano e dall’altra i ragazzi di San Giovanni a Teduccio e Cercola, con la presenza anche di due ragazze: in tutto una 20ina. Su questo litigio, che sarebbe cominciato per motivi banali ma ancora da chiarire, si sospetta l’ombra della criminalità organizzata. Non è da escludere che i protagonisti si siano già conosciuti nel dettaglio qualche settimana prima. Così dalle parole si è passati agli spari. Il bilancio è di sei feriti, quattro da arma da fuoco e due dalla calca scaturita dal “fuggi-fuggi”. Un 17enne ha riportato la frattura del setto nasale, una 14enne difficoltà respiratorie causa schiacciamento. Un 18enne dei Quartieri Spagnoli è stato centrato da un proiettile al braccio destro, una 14enne colpita alla gamba destra, una 16enne al torace così come una 19enne, estranea ai gruppi in contrasto. Il 20enne, già noto alle forze dell’ordine, che ha reagito dopo aver subito la peggio, si è fatto accompagnare all’ospedale di Pozzuoli. Una volta arrivato al nosocomio si è ritrovato i carabinieri che gli chiedevano il perché delle coltellate. Ha raccontato così una storia campata in aria: “ Ho subito una rapina del cellulare, nei pressi del porto di Pozzuoli, ho reagito e mi hanno accoltellato, ha detto”. Il ventenne che ha sparato all’impazzata è considerato una specie di eroe, soprattutto sui social, dove non sono mancati i post sulla rissa e la successiva sparatoria a Chiaia. Le indagini sono ancora in corso e sono condotte dagli agenti della squadra mobile della questura e del commissariato San Ferdinando.